CURARSI CON LA LUCE
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A
cura di Enzo
Ziglio
Tutti
siamo convinti di sapere cosè la luce e la consideriamo una
cosa scontata, salvo quando allimprovviso ci viene a mancare e,
al buio, andiamo a sbattere il naso.
Nella vita di tutti i giorni, negli ambienti nei quali ci rinchiudiamo
per la maggior parte della giornata, la luce naturale è praticamente
sempre insufficiente e chi va a sbattere il naso è
tutto il nostro corpo.
Ma
partiamo dallinizio.
Cosè la luce?
Cercherò di spiegarlo dando il minimo di dati tecnici.
La luce è costituita da onde elettromagnetiche fatte di fotoni,
che viaggiano alla velocità di circa 300.000 Km al secondo, proprio
la velocità della luce, oscillando ad una determinata
lunghezza donda. I fotoni fanno parte delle onde elettromagnetiche,
che possono avere lunghezze donda molto diverse, da lunghissime
ad infinitamente piccole.
Per luce si intende di solito la parte di onde elettromagnetiche visibile
allocchio umano, cioè quelle che hanno una lunghezza donda
compresa tra circa 380 e 760 nanometri.
Un nanometro è un miliardesimo di metro, ossia 1x10-9
m. Ci riguardano da vicino anche le onde molto simili a quelle visibili:
gli ultravioletti e gli infrarossi.
Le onde elettromagnetiche dello spettro visibile sono trasformate, attraverso
lorgano della vista, in colori, diversi secondo la lunghezza donda,
che va dai 380-440 nm del viola, passando dallindaco, blu, verde,
giallo, arancio, ai 610-760 del rosso.
Il bianco non deriva da una particolare lunghezza donda, ma dalla
combinazione di fotoni con lunghezza donda diversa che colpiscono
contemporaneamente la retina. Fotoni con lunghezza donda differente
producono effetti diversi.
Teniamo sempre presente che la luce non colpisce soltanto gli occhi, ma
tutto il corpo, per cui avrà effetti maggiori meno barriere metteremo
per proteggerci.
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Fin dallantichità gli egizi ed i greci avevano studiato
il potere preventivo e terapeutico della luce e si curavano con la fototerapia
e la cromoterapia. La scienza di oggi, con molte più cognizioni,
ha potuto approfondire il motivo per cui la luce è strettamente
collegata ad ogni forma di vita e come contribuisce al benessere psico-fisico
delluomo.
Torniamo nellambiente cui siamo abituati: la nostra stanza di
lavoro o di soggiorno.
La luce artificiale è monotona, lo spettro di emissione
è sempre lo stesso nellarco della giornata: potremmo anche
non accorgerci se è mattino o sera.
Usciamo allaperto: lo spettro di emissione del sole cambia con
le ore della giornata e con le stagioni, stimolando quindi in modo diverso
le funzioni endocrine e metaboliche.
Se vivi la tua vita alla luce del sole, non ti serve continuare a leggere:
probabilmente stai già bene.
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