CURARSI CON LA LUCE

Tra gli innumerevoli casi possibili, prenderò in considerazione i due esempi più comuni di necessità di luce:i bambini e le persone affette da SAD (Seasonal Affective Disorde ) o disturbo emotivo stagionale.

Gli effetti negativi della mancata esposizione dell’organismo infantile alla luce solare dovrebbero a questo punto essere chiari a tutti.
In particolare sia negli USA che nell’Europa del Nord sono stati fatti diversi studi illuminando le aule con luce ad ampio spettro con sorgenti a bassa potenza di ultravioletti ed i risultati sono stati:
-Sviluppo fisico migliore
-Maggiore crescita in altezza
-Migliore capacità di apprendimento
-Minor numero di assenze per malattia
-Drastica riduzione delle carie dentali.

Esiste uno studio che mette in relazione l’esposizione alla luce solare con l’altezza raggiunta entro i 18 anni, dalla quale risulta in modo inequivocabile l’importanza della luce in particolare negli ultimi tre mesi di gestazione e nei primi tre dalla nascita.
La spiegazione è che la luce solare stimola l’HGH (Human Grow Hormone), o ormone della crescita, nel periodo in cui la velocità di crescita è massima.
Il SAD, o disturbo emotivo stagionale, o depressione per carenza di esposizione alla luce solare, si manifesta con diversi sintomi:

  • Disturbi del sonno
  • Sensazione di stanchezza
  • Sbalzi di umore
  • Ansia immotivata
  • Fame di dolci e carboidrati
  • Aumento di peso
  • Calo della libido
  • Difficoltà di concentrazione e di memoria

  • Disagio fino al rifiuto di rapporti umani e sociali
  • Abbassamento delle difese immunitarie.

La SAD ha un’incidenza molto alta nella popolazione, che aumenta man mano che ci si allontana dall’equatore, con il periodo autunno-inverno più lungo e più buio.
Le donne ne soffrono quattro volte più degli uomini, a causa dei diversi meccanismi ormonali. I primi sintomi si hanno in autunno, con l’accorciarsi del giorno e la conseguente diminuzione di esposizione alla luce solare. Per combattere la SAD è utile fare bagni di luce, che riequilibrano la secrezione di ormoni da parte dell’epifisi.
Il meccanismo è relativamente semplice.

La luce che entra negli occhi colpisce la retina, dove si trasforma in impulsi nervosi, trasmessi dai nervi ottici alla corteccia cerebrale.


L’epifisi, chiamata anche “terzo occhio”, era in origine un organo fotorecettore, cioè sensibile alla luce. Parte dei segnali vanno dai nervi ottici all’epifisi, provocando l’inibizione della produzione di melatonina e l’attivazione della serotonina.
Questi ormoni sono quelli che regolano il “ritmo circadiano”, cioè l’alternanza della veglia e del sonno con il giorno e la notte. Durante la notte, dal tramonto in poi, l’uomo produce la maggior parte di melatonina, che serve contro l’insonnia, per stimolare il sistema immunitario, come antiossidante e per abbassare il livello di colesterolo e la pressione arteriosa.

L’ideale è quindi avere un alto livello di melatonina durante la notte e un alto livello di serotonina di giorno. Per questo occorre aumentare l’esposizione alla luce solare, o a lampade ad ampio spettro, durante il giorno ed evitare la luce artificiale durante la notte.
Si scopre così che il vecchio detto “presto a letto e presto in piedi è il segreto del successo” ha una salda base scientifica.
Considerato che purtroppo ben pochi possono permettersi di stare all’aperto durante le ore di luce, bisogna imparare a supplire utilizzando delle luci artificiali corrette. Si potranno così ottenere e mantenere le condizioni di benessere e di salute che dovrebbero essere comuni a tutti.

A questo è indispensabile unire, come visto prima, un’alimentazione ricca di antiossidanti, che è strettamente collegata alla luce, poiché più luce immettiamo, meno desiderio di cibo “scorretto” sentiamo e più alimenti “sani” mangiamo, più potremo usufruire senza pericoli della luce solare.
Si deve anche ricordare che l’esposizione deve colpire sia la pelle che gli occhi, per cui è importante fare a meno di creme non naturali, con “strane” sostanze chimiche che penetrano nel nostro organismo, e di occhiali da sole, da usare esclusivamente nei casi elencati prima, per non impedire l’ingresso dei raggi di luce benefici.
A questo punto mi sembra sia abbastanza chiara l’influenza della luce sul benessere psico-fisico dell’uomo e come sia possibile, usandone correttamente, trarne beneficio sia preventivo che curativo.

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