CURARSI CON LA LUCE
Ricordo
la terribile esperienza dei lager: molti, che pur erano sopravvissuti
alla carenza di cibo, sono poi morti per averne assunto troppo (per loro)
in un solo colpo.
Lo stesso accade oggi con i bambini denutriti, che vanno alimentati molto
gradualmente.
La
luce è cibo per il corpo.
Restando a lungo senza raggi UV, il fisico soffrirà gradatamente
di patologie sempre più gravi, e va rieducato allesposizione
solare per evitare conseguenze da non sottovalutare.
I raggi UV-C sono i più carichi di energia, quindi quelli che più
potrebbero danneggiare i tessuti non abituati a riceverli. Ricordo che
le normali lampade sono del tutto prive di raggi UV, per cui il nostro
organismo non ne riceve affatto nella vita normale.
In realtà i raggi UV sono talmente indispensabili che nei paesi
nordici soprattutto i bambini vengono esposti a bagni di UV, in modo particolare
per evitare il rachitismo, la tubercolosi e migliorare il funzionamento
del sistema immunitario.
Le proprietà benefiche dei raggi UV:
- Riducono
la pressione sanguigna e migliorano lefficienza cardiaca
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- Riducono
il rischio di malattie cardiovascolari
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- Stimolano
la tiroide ed il sistema endocrino
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- Attivano
la sintesi della vitamina D
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- Sono
efficaci nel trattamento della psoriasi
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- Aumentano
il livello di testosterone e rendono gli estrogeni più
efficienti
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- Sono
efficaci contro asma, problemi respiratori e tubercolosi
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- Riducono
il rischio di degenerazione della retina, le cui cellule non si
rigenerano senza una piccola quantità di UV.
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In
particolare per quello che riguarda la possibilità di danni oculari,
occorre tenere presente che non è tanto la luce solare,
quanto la riflessione che può diventare pericolosa, soprattutto
se lorganismo è carente di antiossidanti.
Bisogna
infatti sapere che la terra riflette circa il 7%; il mare, per effetto
delle onde, molto di più; la sabbia il 20-30% e la neve l80%.
Inoltre più si sale sul livello del mare, più aumenta lintensità
dei raggi UV: circa il 6% ogni 1000m.
È chiaro che, se cè rischio, è opportuno usare
occhiali da sole, purché le lenti siano di qualità testata
in quanto quelle non adeguate potrebbero causare danni peggiori, perché
non filtrano, ma distorcono la luce solare. Anche le lenti degli occhiali
da vista, pur essendo trasparenti, distorcono le lunghezze donda,
eliminando quasi completamente i raggi ultravioletti.
Da tutto ciò risulta chiaro che lesposizione ai raggi UV
è indispensabile alla salute, ma che occorre dosarla secondo le
abitudini acquisite, senza salti, senza forzature, ma con costanza e continuità.
Gradatamente, migliorando tutto lo stato di salute, potrà essere
aumentata lesposizione fino a divenire una sana abitudine
per il nostro benessere.
Le radiazioni di lunghezza donda subito oltre lo spettro visibile,
cioè oltre i 760 nm, sono i raggi infrarossi, invisibili allocchio
umano, ma percepibili dal sistema nervoso come calore.
Leffetto più importante degli infrarossi
è
infatti quello di aumentare la temperatura del corpo ed, a seconda della
lunghezza donda, di riscaldare anche in profondità. Tra i
760 ed i 1500 nm si ha un aumento di temperatura in profondità
nei tessuti, mentre le lunghezze donda maggiori restano in superficie.
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Sono
questi ultimi che, prolungando troppo lesposizione, possono provocare
scottature sulla pelle e secchezza oculare.
Moltissime sono le conseguenze positive dellesposizione corretta
ai raggi infrarossi: sono stati infatti adoperati per diversi scopi terapeutici
già da molto tempo.
I principali sono:
- Danno
energia a cellule e organi
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- Aumentano
vasodilatazione ed irrorazione sanguigna
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- Migliorano
la penetrazione e la veicolazione attraverso lepidermide
di sostanze curative
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- Aumentano
gli scambi cellulari
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- Facilitano
lespulsione di scorie metaboliche e di tossine dai tessuti
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- Rilassano
i tessuti contratti
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- Permettono
un maggiore trasporto di ossigeno con deacidificazione dei tessuti
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- Giovano
nella cura di artrosi, artriti e reumatismi
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- Aumentano
le difese immunitarie
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Esaminate
le diverse componenti ed i loro effetti, è più facile comprendere
quanto sia indispensabile lesposizione alla luce solare o, almeno,
a luce artificiale ad ampio spettro.
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