Astenopia miopica
Questa astenopia deriva dal fatto che lo sforzo di convergenza è maggiore
di quello accomodativo. Se poi non si riscontra astenopia vuol dire che
gli sforzi si sono eguagliati anche se le due quantità (accomodazione-convergenza)
non sono le stesse. Altra causa già menzionata è la difficoltà a vedere.
nitide le immagini degli oggetti a distanza normale, per cui vengono avvicinati
talmente che la convergenza diviene fastidiosa. Anche l'intolleranza alle
medie illuminazioni può essere causa di astenopia e il miope va soggetto
a questa intolleranza a causa del disco di confusione che si forma sulla
retina. A difetto rifrattivo corretto l'intolleranza scompare. Qualora
fosse ancora presente dopo la correzione è utile usare lenti con assorbimento
sull'intera gamma delle radiazioni ottiche (lenti che appaiono grigie
per trasparenza). Riguardo a questo assorbimento si dovrà tener conto
che, se l'occhio rimane per vario tempo a bassa luminanza, la sua sensibilità
all'illuminazione aumenta e, conseguentemente, il paziente sarà costretto
a portare costantemente lenti scure. Per evitare questo sarà consigliabile
alternare le lenti scure con altre chiare, tutte le volte che ciò è possibile.
Misure igieniche nella
miopia
Poiché attualmente non si conosce una cura veramente efficace per arrestare
o prevenire la miopia, l'unica cosa che rimane da fare è correggere il
difetto mettendo l'occhio nella condizione di quello emmetrope. Anche
se talvolta si riscontra che un paziente porta occhiali troppo forti e
si è portati a credere che sia avvenuto un miglioramento, con molta probabilità
ci si trova davanti ad un errore precedente. Dal punto di vista igienico
è utile far vita sana ed all'aperto; usare buona illuminazione là dove
si svolge il lavoro e la lettura; evitare l'eccessiva convergenza e soprattutto
non fumare e bere poco alcool. Tutte queste cose mirano a far arrivare
sangue ben ossigenato alle membrane oculari, le quali trarranno il massimo
vantaggio dal miglior trofismo loro concesso.
Miopia e presbiopia
Per completare il discorso sulla visione del miope la cui età sia
tra i 45-65 anni, va detto che man mano che la presbiopia avanza, le lenti
portate per lontano dovranno essere diminuite di potenza per vicino; quando
la presbiopia si approssima al valore della miopia si può fare a meno
degli occhiali per vicino. Ancora oggi va ricordato che molti miopi credono
di poter togliere gli occhiali ad una certa età; se questo può essere
vero per quanto riguarda gli occhiali per vicino, non lo è altrettanto
per lontano, poiché per tale distanza la visione rimane la stessa. Qualora
il grado della miopia fosse inferiore a quello della presbiopia si dovrà
fare uso delle lenti positive per vicino; se la miopia supera le 3,50
D si avranno lenti negative per lontano e per vicino, spesso però il miope
preferisce accorciare le distanze anziché portare la correzione negativa
per vicino.
Cura medica della miopia
I trattamenti medici della
miopia sono molteplici e alcuni di essi hanno come scopo la guarigione
della miopia; purtroppo sino ad oggi non si è in grado di accorciare un
bulbo troppo lungo con la sola cura medica. 1 casi di guarigione della
miopia qua e là riscontrati sono sempre effetto di una eliminazione della
contrazione accomodativa interpretata a torto come miopia. La sola cura
efficace per un occhio miope consiste dunque nel rallentare l'evoluzione
del difetto.
Trattamenti locali
Instillazioni oculari di atropina impediscono l'accomodazione e si verrebbe
così ad avere un rallentamento nell'evoluzione della miopia. L'esperienza
non ha confermato questa teoria e, in pratica, è stato riscontrato che
l'accomodazione non è la causa della vera miopia.
Trattamenti generali
Essi sono basati sull'ipotesi di eventuali carenze che terapie appropriata
verrebbero ad eliminare. Praticamente sono state provate tutte le vitamine
conosciute e tutte hanno condotto allo stesso insuccesso. Attualmente
il favore maggiore lo riscontrano la:
Vitamina E
L'azione di questa vitamina si basa sul fatto che nella miopia è riscontrata
una degenerazione delle fibre elastiche della sclera, ed essa avrebbe
la proprietà di aiutare a rigenerarle. Se è vero che nella miopia si ha
la degenerazione anche della sclera, è altrettanto vero che non si ottiene
rigenerazione della sclera, tantomeno con vitamina E. degenerazione delle
fibre elastiche della sclera, ed essa avrebbe la proprietà di aiutare
a rigenerarle. Se è vero che nella miopia si ha la degenerazione anche
della sclera, è altrettanto vero che non si ottiene rigenerazione della
sclera, tantomeno con vitamina E.
La calcioterapia
E’ questo un rnedicamento classico nella cura della miopia. Pare che esso
abbia veramente una certa efficacia, specie quando una miopia già stabilizzata
tende ad aggravarsi nuovamente in concomitanza di un peggioramento dello
stato generale. t una terapia che dovrebbe essere seguita con molta cura
e prescritta molto spesso.
Igiene visiva
In epoche diverse e in modo lievemente diverso, si è insistito sull'efficacia
dell'igiene visiva nella prevenzione o stabilizzazione della miopia. Vale
a dire: una distanza corretta tra occhi e piano di lavoro, un'illuminazione
razionale, cioè sufficiente, che provenga da dietro e dalla parte sinistra
dell'osservatore (se destrimano) in modo che questi non si faccia ombra
con la mano quando scrive. Tutto questo ha lo scopo di eliminare al massimo
gli sforzi eccessivi dell'accomodazione i quali favorirebbero il sopraggiungere,
o l'aggravarsi, della miopia. In realtà, come già abbiamo accennato, non
c'è una vera e propria correlazione tra miopia e questi fattori, specie
nelle forme evolutivi più gravi, essendo queste riscontrate molto spesso
in soggetti illetterati e che hanno fatto "vita in campagna". Così, non
si ottengono risultati apprezzabili vietando ai miopi di leggere, o di
andare al cinema, o di guardare il televisore.
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