Questa suddivisione mal si presta all'esposizione pratica e, poiché le parti di interesse generale si possono considerare solo quattro, è di queste che usualmente si parla:

a) neuroni di primo grado o cellule visive (elementi di ricezione). Queste cellule sono caratterizzate dal fatto che hanno assunto una forma strutturale somigliante a un cono o a un bastoncello, per cui si ha una suddivisione in cellule dei coni e dei bastoncelli. Sia i coni che i bastoncelli sono formati da 3 parti: la prima è il corpo cellulare il quale è provvisto di nucleo; la seconda è il prolungamento verso l'esterno, il quale però si suddivide a sua volta in una parte esterna e una verso l'interno. Il prolungamento interno, molto sottile, raggiunge lo strato plessiforme esterno e il suo comportamento è diverso a seconda che si tratti di coni o di bastoncelli. Infatti, nel cono termina con una specie di piedino dal quale si sfiocca poi un ciuffo di fibrine; nel bastoncello termina invece con un piccolo rigonfiamento di forma rotondeggiante. Il prolungamento esterno è anch'esso molto sottile nei bastoncelli coi quali si continua dopo aver passato la membrana limitante esterna, mentre il corpo delle cellule dei coni, che si trova anch'esso appoggiato alla limitante esterna, è a diretto contatto col cono stesso, per cui si passa dal corpo cellulare al cono direttamente.

I coni e i bastoncelli rappresentano le cellule visive, cioè i veri recettori degli stimoli "raggianti".
Anch'essi sono composti di due parti, una esterna più sottile e una interna più tozza e spessa (vedi fig. 11-40);


Fig:11-40 - Struttura di un cono e di un bastoncello (Missotten). A partire dall'alto si possono notare: 1) l'articolo esterno formato da tanti sacculi sovrapposti; 2) l'articolo interno ricco di mitocondri in special modo nel cono; 3) il ciglio di connessione fra l'articolo estemo e l'articolo interno; 4) la conformazione diversificata tra le sinapsi dei coni e quelle dei bastoncelli. esterna e una verso l'interno.


questa parte esterna è più lunga nei bastoncelli che nei coni ed è composta da sostanza birifrangente che, con alcuni tipi di colorazione, prende l'aspetto di tanti dischetti impilati l'uno sull'altro. I coni hanno un'altezza di circa 28 p e 6-8 lt di diametro nella parte inferiore più spessa; i bastoncelli sono alti 38-40 p e hanno un diametro medio di 1,5-2,5 lt. Nell'uomo, i bastoncelli sono molto più numerosi dei coni (115-120 milioni di bastoncelli e 6-7 milioni di coni).

Nella fovea si hanno invece solo coni che si differenziano dagli altri perché sono più lunghi e sottili (vedi fig. 11-42). Immediatamente di là dalla fovea, i coni sono circondati da una serie di bastoncelli e via via che ci si allontana dalla macula lutea sono sempre più numerose le serie di bastoncelli che circondano un cono, tanto è vero che avvicinandosi all'ora serrata i coni sono praticamente assenti (fig. 11-41).


FIG. 11-41 - Le curve del diagramma mostrano l'andamento della distribuzione dei coni e dei baatoncellì nella retina dell'occhio umano (da Osterberg).



FIG. 11-42 - Anatomia microscopica della retina (da Melloni).


convergono ad una sola cellula ganglionare e conseguentemente ad una fibra ottica. Un'idea di questi rapporti si puo' avere sapendo che le fibre ottiche che compongono il nervo ottico sono circa 800 mila, mentre tra coni e bastoncelli si arriva a circa 125 milioni. Nella parte foveale la retina e' spessa circa 0,3mm.Il diametro dei coni foveali e di circa 2 micron mentre, come abbiamo gia' visto, nella zona periferica della retina, arriva a 6-8 micron. (fig 11-45).


FIG. 11-45 - Maturazione dei coni foveolari.


L'acquita' visiva e' massima nella zona foveale e scade sempre di piu' quando ci si avvicina all'ora serrata.